“For My Best Family” è il nuovo progetto espositivo ideato dall’artista Meriem Bennani e commissionato da Fondazione Prada.
Combinando una nuova installazione site-specific con un film d’arte co-diretto con Orian Barki, “For My Best Family” esplora i modi di stare insieme in contesti sociopolitici rappresentandoli in chiave pubblica o intima. Questo progetto è l’opera più ambiziosa che Bennani abbia mai realizzato in termini di complessità, dimensioni dei lavori e durata del processo creativo che ha richiesto più di due anni di attività.
Meriem Bennani (Marocco, 1988) esplora il potenziale della narrazione amplificando la realtà attraverso il ricorso al realismo magico e all’umorismo e la commistione tra linguaggi tipici dei video di YouTube, della reality TV, dei documentari, delle riprese telefoniche, dell’animazione e dell’estetica delle grandi produzioni. Nel corso della sua carriera Bennani ha sviluppato una pratica in continua evoluzione caratterizzata da film, sculture e installazioni immersive realizzati con un’elevata flessibilità per mettere in discussione la società contemporanea e le sue identità frammentate, le questioni di genere e il potere onnipresente delle tecnologie digitali.
Per Fondazione Prada Bennani ha sviluppato un ambiente multisensoriale nei due livelli del Podium. Al piano terra, Sole crushing è una grande installazione meccanica che anima centinaia di infradito in un “balletto-sinfonia-rivolta” e una composizione musicale. La colonna sonora è stata composta in collaborazione con il produttore musicale Reda Senhaji aka Cheb Runner. Ogni oggetto è collegato a un sistema pneumatico che lo rende mobile, vivo e respirante e a una superficie caratterizzata da vari materiali che, come in uno strumento a percussione, amplifica il suono dell’elemento che la colpisce. Questo spazio ludico e organico evoca stati di catarsi generale, eventi caotici o rituali collettivi strutturati come le performance musicali di Daqqa Marrakchia in Marocco, architetture destinate all’intrattenimento come gli stadi, condizioni di delirio o allucinazione e forme di protesta.
Il primo piano del Podium ospita un’ambiente simile a una sala cinematografica per proiettare For Aicha, un nuovo film d’arte diretto da Orian Barki e Meriem Bennani e realizzato con la produzione creativa di John Michael Boling e Jason Coombs. Ambientato tra New York e Casablanca, in un mondo popolato da animali antropomorfi e sospeso tra realismo, autobiografia e finzione, questo lavoro è il culmine di un lungo processo creativo che fonde i linguaggi del documentario e dell’animazione 3D.
For Aicha segue Bouchra, una regista marocchina di 35 anni che vive a New York. Il personaggio dalle sembianze di sciacallo è raccontato mentre scrive un film autobiografico che affronta l’impatto che la sua omosessualità ha avuto su sua madre Aicha, uno sciacallo cardiologo che vive a Casablanca. La storia mescola la finzione – il film di Bouchra all’interno del film – con un adattamento di conversazioni registrate tra Bennani e sua madre. Con tenerezza e umorismo, sia la “Bouchra regista” che la “Bouchra immaginaria” cercano di comprendere le sfumature dell’amore e del dolore nel rapporto madre-figlia per poter proseguire con le loro vite. Anche in quest’opera come in molti lavori di Meriem Bennani, la forma narrativa dell’animazione diventa un potente strumento per affrontare temi attuali e controversi in una forma inventiva e coinvolgente.